Soundgarden 16 anni dopo. E ciao.

Ormai la mia vita di padre di famiglia mi impone uno stile di vita morigerato e quasi monastico. Purtroppo le occasioni che ho per andare a vedere i miei gruppi preferiti live sono sempre più scarse, sia per appunto una serie di motivi miei, sia perchè molti dei gruppi che apprezzavo alla follia o si sono sciolti o peggio.

Ma ieri sera, dopo 16 anni (dico sedici anni, c’è gente che ha fatto tempo a nascere e fare più sesso di me nel frattempo), sono tornati i Soundgarden.
Sì proprio loro, quelli di Black Hole Sun e Spoonman, quelli col cantante figo che quando non ci stava più dentro ha fatto due dischi con il chitarrista autistico e i suoi compari ex RATM.

Ed è stato bellissimo. 2 ore di concerto, un volume finalmente degno di un concerto di un certo livello, moltissimi pezzi che grondano lacrime per quanto li ho amati, tutto bellissimo.

Rivedere un gruppo che (tanto) tempo fa ti piaceva parecchio a così tanti anni di distanza poteva essere un rischio, soprattutto per la voce di Cornell, che come abbiamo avuto sentore negli album solisti, proprio lassù lassù non ci arrivava più. Invece, tutto sommato, il ragazzo urla ancora come si deve, certo l’inizio del set non è stato proprio brillantissimo, ma insomma i ragazzi si difendono ancora bene, e the 4th of july live mette sempre i brividi.

Come spesso capita ho assistito al concerto con dei super amici, che non vedevo da anni (uno addirittura dal 2000, mi dicono dalla regia), ed è sempre roba da baci abbracci e che poi ci si vede un’altra volta, ma sì dai che uno ci spera, ma alla fine ci si vede sul serio, soprattutto con Layla che veramente è incredibile che ci si riesca a beccare almeno una volta ogni lustro.

Dato che comunqe non stiamo parlando dei Tokio Hotel, l’eta media della platea era finalmente in tono con il sottoscritto e gli amicici di cui sopra. Per altro la vena salutista oramai spopola: pochissimi che fumano, pochissimissimi collassati per il bere, una miriade di videocamere, telefonini e chi più ne ha più ne metta. Come sono cambiati i tempi, marò 🙂

Boh, che dire, se non c’eravate è un peccato perchè è stato un grandissimo spettacolo e sinceramente non so quando e come sarà possibile rivedere i papà di Superunkown. Ora vado che mi fischia ancora l’orecchio destro.

PS: Unica nota stonata della serata quel pattume della location, Rho Fiera, un postaccio sull’asfalto che solo a milano si possono inventare per fare dei festival rock. E 15 euro di parcheggio. Fanculo.

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